FAQ

Perché donare?

TU SEI LA MEDICINA PIÙ IMPORTANTE

Il sangue e le sostanze emoderivate sono indispensabili alla vita, ma non sono riproducibili in laboratorio. Ecco perché nulla può sostituire le donazioni libere e solidali di singole persone come te.

Tutti potrebbero avere bisogno di sangue ed emoderivati: vengono utilizzati quotidianamente nei servizi di primo soccorso, negli interventi chirurgici, nei trapianti, per la cura di alcune malattie tra cui quelle oncologiche. Potrebbero averne bisogno i tuoi cari o i tuoi amici, o anche tu. O forse potrebbero averne bisogno persone che non conosci, ma che contano sul fatto che sconosciuti come te donino liberamente una piccola parte del proprio tempo per alleviare la sofferenza di altri.

Le donazioni raccolte grazie ai soci Avis sono un grande patrimonio collettivo di solidarietà al quale tutti possono attingere nei momenti di necessità.

FA BENE ALLA SALUTE ED È SICURO

Donare sangue significa anche essere sottoposto a uno screening sul proprio stato di salute: prima di diventare donatore, infatti, una visita medica accerterà l’idoneità alla donazione, cioè la presenza dei requisiti richiesti (battito cardiaco, pressione arteriosa, emoglobina) e l’assenza di comportamenti a rischio.

Ogni prelievo di sangue viene sottoposto a rigorosi esami di laboratorio per accertare l’idoneità alla trasfusione: emocromo completo, determinazione di gruppo sanguigno e fattore Rh, assenza di malattie virali trasmissibili (come epatiti, AIDS, ecc.). Questo è necessario per garantire la sicurezza dei riceventi, ma può servire anche a informare i donatori.

I donatori periodici, inoltre, ogni anno vengono sottoposti a esami di creatininemia, glicemia, proteinemia, sideremia, colesterolemia, trigliceridemia, ferritinemia.

 È VELOCE, CONFORTEVOLE, GARANTITO DALLE LEGGI

Il prelievo di sangue intero è del tutto innocuo per i donatori idonei, e dura solo 5-8 minuti. Viene effettuato di mattina, preferibilmente a digiuno o dopo una colazione leggera.

Dopo il prelievo viene offerto un ristoro per reintegrare i liquidi e migliorare il comfort.

I lavoratori dipendenti, inoltre, hanno diritto a una giornata di riposo retribuita.

Perché diventare socio AVIS?

È importante non limitarsi a una donazione occasionale: diventare donatore periodico e socio Avis porta vantaggi per tutti.

Per il sistema sanitario

perché poter contare suflussi di raccolta stabili consente di disporre di un adeguato numero di donatori per tutto l’anno, comprese festività e vacanze, periodi nei quali il bisogno di emocomponenti rimane stabile. Ma soprattutto perché contare su un nucleo stabile di donatori, che sono quindi ben controllati da un punto di vista medico, garantisce una maggiore sicurezza.

Poi per il donatore

perché la donazione periodica rende possibile uncontrollo costante dello stato di salute, grazie alle visite mediche e agli esami di laboratorio eseguiti ad ogni prelievo. In più si hannol’orgoglio e la gratificazione di contribuire a un’opera dall’altissimo valore sociale, morale e sanitario.

Per diventare socio è sufficiente recarsi nella sede Avis più vicina, oppure contattarci tramite il form presente sulla destra, dichiarando la propria disponibilità.

Chi può donare?

Il donatore deve:

  • Essere in buono stato di salute
  • Avere uno stile di vita che non abbia dei comportamenti a rischio
  • Avere una età tra i 18 E i 60 anni per la prima donazione di sangue intero; Se si è già donatori si può donare al massimo fino a  65 anni (eventuali deroghe sono possibili a giudizio del medico)
  • Avere un peso superiore a 50 kg
  • Avere pulsazioni comprese tra 50 e 100 battiti/minuto (è ammesso un valore inferiore per chi pratica attività sportive)
  • Avere una pressione arteriosa compresa tra 110 e 180 mm di mercurio (sistolica o massima); tra 60 e 100 mm di mercurio (diastolica o minima)
  • Per le donne non è possibile donare sangue durante la gravidanza e per i primi 10 giorni dall’inizio del ciclo mestruale.

È tenuto ad autoescludersi dalla donazione chiunque abbia nella propria storia personale:

  • Assunzione di droghe
  • Alcolismo
  • Rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (es. occasionali, promiscui)
  • Epatite o ittero
  • Malattie veneree
  • Positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL)
  • Positività per il test AIDS (anti-HIV 1)
  • Positività per il test dell’epatite B (HBsAg)
  • Positività per il test dell’epatite C (anti-HCV)
  • Rapporti sessuali con persone nelle condizioni sopra riportate

Quali sono le leggi che regolano e tutelano la donazione di sangue?

Legge 219 del 21 ottobre 2005

La legge 219 del 21 ottobre 2005 è la nuova disciplina che regola le attività trasfusionali e la produzione nazionale degli emoderivati.

Legge 266 dell’11 agosto 1991

Decreto Legislativo 4 dicembre 1997 n.460

Disciplina del Volontariato – Legge regionale n. 48-95

Quali tipi di donazione esistono?

Di seguito vengono elencate le tipologie di donazione che si possono effettuare. Le più comuni sono la donazione delsangue intero e la plasmaferesi

DONAZIONE DI SANGUE INTERO

Si tratta di un prelievo del tutto innocuo per il donatore. Dura tra 5 e 8 minuti e il volume massimo del prelievo, stabilito per legge, è pari a 450 cm3 +/- il 10%.

L’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l’altra è di 90 giorni.

Il numero massimo di donazioni annue è 4 per gli uomini e 2 per le donne.

PLASMAFERESI (DONAZIONE DI PLASMA)

L’aferesi (dal greco “portare via”), mediante l’uso di separatori cellulari, consente di ottenere dal sangue del donatore solo la componente ematica di cui si ha bisogno, restituendogli al contempo gli altri elementi in un processo continuo.

La donazione del plasma può durare tra 35 e 50 minuti, si effettua preferibilmente su appuntamento e presso strutture trasfusionali abilitate, dato che necessita di apparecchiature specifiche (separatori cellulari).

I requisiti per la donazione di plasma sono simili a quelli per la donazione del sangue intero. Un vantaggio non da poco è che l’intervallo tra una donazione e l’altra è di soli 14 giorni, poiché il plasma è in grado di rigenerarsi molto rapidamente.

PIASTRINOAFERESI (DONAZIONE DI PIASTRINE)

Consiste nella donazione di sole piastrine. Viene effettuata con metodica di centrifugazione, mediante alcuni cicli durante i quali una macchina separa la parte corpuscolata del sangue dal plasma. Dalla parte corpuscolata vengono estratte automaticamente le piastrine, raccolte in una sacca. Il ciclo si conclude con la reinfusione al donatore del plasma, dei globuli rossi e dei globuli bianchi. Il processo dura un’ora e mezza circa.

Se ne possono eseguire al massimo 6 in un’anno. L’intervallo minimo tra due piastrinoaferesi e tra una piastrinoaferesi e una donazione di sangue intero è di 14 giorni, mentre tra una donazione di sangue intero e una piastrinoaferesi deve passare almeno un mese.

DONAZIONE MULTIPLA DI EMOCOMPONENTI

Si possono anche effettuare donazioni multiple di emocomponenti: ad esempio una eritroplasmaferesi (donazione di plasma e globuli rossi), una eritropiastrinoaferesi (donazione di globuli rossi e piastrine), una plasmapiastrinoaferesi (donazione di plasma e piastrine) ecc.

AUTOTRASFUSIONE

Consiste nel trasfondere al donatore il suo stesso sangue. La modalità più utilizzata è quella del predeposito, con la quale si preleva il sangue dal donatore, che sarà poi anche ricevente. Questo permette di compensare le perdite di sangue che si possono verificare nel corso di interventi chirurgici già programmati.

Il vantaggio dell’autotrasfusione è di eliminare le reazioni di incompatibilità e il rischio di trasmissione di malattie infettive. Le unità predepositate vengono conservate fino a scadenza della componente eritrocitaria, ma sono disponibili esclusivamente per le necessità trasfusionali del paziente.

Quali sono le componenti del sangue?

Il sangue costituisce circa il 5-7% del volume corporeo: nel nostro corpo ne circolano, mediamente, 4-5 litri. È suddiviso tra una parte corpuscolata (composta da globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) e una parte liquida (composta dal plasma).

Il sangue è prezioso e fondamentale per la nostra vita, ma, grazie alle donazioni, lo è anche per la vita degli altri. Nelle schede sottostanti puoi approfondire le funzioni di ciascuno dei suoi componenti.

GLOBULI ROSSI

Chiamati anche eritrociti o emazie, trasportano l’ossigeno ai tessuti corporei, eliminando l’anidride carbonica. Servono a regolare l’equilibrio acido-base del sangue. Sono costituiti al 65% di acqua e al 35% di sostanze solide (95% emoglobina e 5% lipidi ed enzimi). Possiedono sulla loro superficie gli antigeni dei gruppi sanguigni. Il loro numero, in media, può andare da 4,2 a 6 milioni per mm3.

GLOBULI BIANCHI

Chiamati anche leucociti, servono alla difesa dell’organismo. Sono divisi in Granulociti, Monociti e Linfociti. Hanno funzioni diverse tra loro: alcuni servono a distruggere le sostante estranee penetrate nell’organismo, mentre altri presiedono alla formazione degli anticorpi. Il loro numero medio è tra 4.000 e 10.000 per mm3.

PIASTRINE

Sono gli elementi più piccoli presenti nel sangue. Hanno una funzione fondamentale per la sua coagulazione. Possiedono una vita media di 3-5 giorni e in un mm3 ne possiamo trovare circa 300.000.

È la componente liquida del sangue, che permette alle cellule sanguigne di circolare. È costituito al 90% da acqua, nella quale sono disciolte e veicolate preziose sostanze, come proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, vitamine, ormoni, anticorpi, fattori della coagulazione.