Assemblea regionale Avis Marche

Il 15 Aprile si è tenuta a San Ginesio (MC) la 53^ Assemblea Avis Regionale Marche, nella splendida cornice dell’l’auditorium Sant’Agostino, a cui hanno partecipato due nostri rappresentanti.

Dopo i saluti di rito, il presidente dell’Avis regionale Daniele Ragnetti ha presentato la sua relazione in cui ha riferito l’andamento delle donazioni, le attività svolte e quelle previste per l’anno in corso (vedi relazione allegata). In particolare ha posto l’accento sulla drasticità dei centri di raccolta dove la mancanza di personale crea enormi disagi, come nel maceratese dove la situazione è al limite. Inoltre è sempre alta la richiesta di plasma, per cui è stata attivata in alcune zone la raccolta pomeridiana.

Sono seguiti gli interventi dei presidenti provinciali.
Simoni Elena, presidente della provinciale di Fermo ha rimarcato i problemi dovuti alla mancanza di personale nei centri di raccolta per cui è stata registrata una flessione dei donatori. Nonostante tutto c’è stato un aumento delle donazioni di plasma, ma una diminuzione di quelle di sangue. Rimarca inoltre l’efficienza nella collaborazione con Admo e Aido e ricorda il successo dell’iniziativa “camminate rosa”, camminate salutari alla scoperta del territorio.
Romano Zenobi, presidente della provinciale di Ancona, ha espresso la sua condivisione su quanto espresso dal presidente regionale, esprime anche lui preoccupazione per i disagi dovuti alla carenza di personale e rimarca la necessita di agevolare i donatori nelle donazioni venendo incontro alle loro esigenze di orario ed alle difficoltà dovute agli impegni di lavoro.
Stefano Felice, presidente del provinciale di Ascoli Piceno, ricorda come quest’anno sia stato impegnativo, ma non ostante tutto la provincia a registrato un +9,53%, grazie alla collaborazione con le comunali ed i centri di raccolta. Ribadisce il concetto di non pensare come province distinte concentrati sulla propria autosufficienza, ma come un unico territorio e di non fermarsi solo alle proprie necessità.
Hermann Graziano, presidente di Pesaro Urbino, in linea con quanto detto dal nostro presidente, riprendendo lo slogan dell’assemblea #diamodipiù, ribadisce come dobbiamo fare rete ed essere un’unica realtà, l’Avis, e che fare sinergia è un beneficio per tutti.
Morena Soverchia, presidente della provinciale di Macerata ha espresso il suo rammarico per uno dei momenti della sua storia più difficili che la provinciale sta attraversando. A causa della carenza di personale, lo scorso settembre è stata sospesa la raccolta associativa nell’alto maceratese, con grandi disagi tra i donatori costretti a percorre fino a 100km per poter fare una donazione, il che ha comportato un calo nelle donazioni di 1688 unità. Ci sono stati diversi incontri con le parti interessate nella speranza di ottenere nuovo personale e di rinnovare la Convenzione con la Regione per le attività trasfusionali, ritenendo non si possa fare a meno delle donazioni dell’alto maceratese. Unica nota positiva, l’aumento dell’adesione dei giovani.

Il presidente dell’Avis di San Marcello è intervenuto per lamentare le difficoltà che la propria comunale ha riscontrato, ma che possono riguardare tutte le comunali. Innanzi tutto ha segnalato importanti disservizi di Emoservizi, ricordando che non siamo obbligati a servirci da loro. Ha denunciato poi l’intenzione da parte di Avis di voler eliminare l’elettrocardiogramma di controllo ai donatori, ritenendola una grave mancanza nei loro confronti, perchè si considerano i donatori un costo e non una risorsa. Infine rivendica il fatto che il compito delle comunali è trovare donazioni e non occuparsi della burocrazia.
Tra gli interventi, la comunale di Senigallia lancia una proposta per una mostra artistica Avis per il 2024.
E’ intervenuto poi Massimo Lauri, Consigliere Avis Nazionale per le Marche, ricordando che le burocrazie sono richieste nazionali e che Avis si sta adoperando per fare in modo che le provinciali affianchino le comunali per aiutarle e spiegare loro perché e come muoversi. A tal proposito, ci rende noto che sono stati creati dei gruppi di lavoro tra cui uno di questi proprio per dare le linee guida da seguire da parte delle varie associazioni Avis. Infine rimarca che siamo l’unica regione a non avere la raccolta occasionale, fatto positivo perché vuol dire che abbiamo un sistema associativo valido con una struttura che funziona.
L’Assessore Regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, in risposta alle problematiche esposte riguardo ai disagi nel maceratese, fa notare come la suddivisione delle Asur in aziende zonali permetta a ciascuna provincia di avere il proprio referente a cui sottoporre le problematiche. Tuttavia si rende disponibile e si è impegnato ad organizzare entro la fine del mese un tavolo con l’Avis e i vari dirigenti regionali interessati, per trovare una soluzione alle varie problematiche in essere da diversi mesi. Infine ci informa che da pochi giorni è stato approvato il nuovo piano socio sanitario ed ha invitato l’Avis ad esporre le proprie perplessità a riguardo ed a dare suggerimenti per migliorarlo.
Chiude gli interventi il Consigliere Avis Nazionale Maruska Fusini in rappresentanza di Avis Nazionale che riporta i saluti del Presidente Gianpietro Briola. Ci invita poi a considerare quel “noi” che ribadiamo spesso come unione delle Avis, come un qualcosa che comprenda tutto il volontariato, dai donatori, ai malati e alle istituzioni politiche che possono dare le direttive adeguate. In accordo con l’idea di fare rete, ci invita però a pensarla come una rete associativa a due sensi, in cui c’è uno scambio reciproco tra i vari livelli. Invita l’Avis a raccogliere l’invito dell’assessore, ricordandoci che l’obiettivo principale è la raccolta del sangue per aiutare le persone. Esprime soddisfazione per la giornata odierna da cui ha appreso la disponibilità del donatore, la condivisione e la necessità di formazione.
Sprona i giovani a non aspettate la sedia, ma a prendersela, non perché giovani, ma con e per le proprie capacità.
Riconosce come il sistema plasma marche sia vincente e da esportare nelle altre regioni.
Conclude con una frase di Mandela: “Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso“, per cui non dobbiamo farci spaventare dalla burocrazia e ci saluta con un ultima riflessione: “Si vince insieme. Se Avis perde, perde il malato, non perdiamo noi”.